mezzoradaria

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Anni di intolleranza e razzismo che investono tutti gli strati della nostra società, ci hanno consegnato un mondo di gabbie. Geografiche, sociali e culturali. Si omettono le cause delle migrazioni dei popoli calpestando la dignità dei migranti e li si costringe a mendicare un futuro di speranza e di pace. In nome di fantomatici valori razziali si costruiscono nuove strutture detentive per contenere un flusso umano sempre meno identificabile, dove si rinchiude, si abusa, si calpesta, si tortura ogni giorno, ma anche dove si lotta. Tutti i CPR e gli Hot Spot da nord a sud, infatti, portano i segni indelebili delle rivolte scoppiate al loro interno, che se non sono sostenute all’esterno, rischiano di spegnersi sotto i colpi dei manganelli.

Hotspot

Gli Hotspot sono strutture distribuite in zone limitrofe i punti di sbarco di immigrati clandestini. Hanno la funzione di identificare e foto-segnalare i migranti al loro arrivo sul territorio italiano e registrare l’eventuale richiesta di asilo e protezione internazionale.

Centri di Prima Accoglienza (CPA)

I Centri di Prima Accoglienza (C.P.A.) o i Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (C.A.R.A.) sono strutture destinate ad ospitare i migranti in attesa di ottenere lo status di rifugiato successivo alla richiesta presentata di protezione internazionale. La durata della procedura può essere al massimo di sei mesi, prorogabile di ulteriori sei mesi.

Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR)

Gli stranieri giunti in modo irregolare in Italia che non fanno richiesta di protezione internazionale o non ne hanno i requisiti sono trattenuti nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), ex art.14 D. Lgs. 286/1998, istituiti per consentire l’esecuzione del provvedimento di espulsione da parte delle Forze dell’ordine.