Autoritratti è un progetto di arte partecipativa che chiama in causa inconscio e letteratura.
Nel 2018 Tommaso Spazzini Villa coinvolge oltre 361 detenuti di diverse carceri italiane, affidando ad ognuno di loro una pagina diversa da una copia dell’Odissea di Omero. Sul singolo foglio ogni partecipante è inviato a intervenire con sottolineature e commenti, evidenziando parole così da comporre frasi di senso compiuto, rappresentative del detenuto o del suo stato d’animo. Il testo omerico si trasforma così in una sorta di fondale di scena, dove i veri attori in campo sono i partecipanti e lo spazio di espressione che viene loro messo a disposizione per tracciare il proprio “autoritratto”. Il presente volume restituisce la copia dell’Odissea, ricomposta dall’artista, una volta conclusosi il progetto; ne emerge una sorta di meta-testo, che dà voce all’inconscio e al vissuto personale dei partecipanti, in grado di parlare del profondo di queste persone, e della loro condizione di privazione e limitazione della libertà. Accompagnano il volume un testo di Matteo Nucci e uno di Saverio Verini.
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