Inviare soldi in carcere e ricevere soldi da persona detenuta

Inviare soldi in carcere e ricevere soldi da persona detenuta

E’ possibile inviare denaro ad una persona detenuta tramite

1). Vaglia postale indirizzato alla direzione dell’istituto in cui la persona si trova indicando nome e cognome.
La Direzione provvede poi a versare la somma sul conto corrente personale del detenuto. In ogni Istituto è previsto l’Ufficio Conti Correnti dei ristretti.
2). Consegna del denaro allo sportello – colloqui durante la visita in istituto entro il limite di contanti che ogni direzione può decidere nel proprio regolamento interno.
3). Accredito della somma sul c/c bancario della Direzione indicando anche il codice IBAN. Nella causale del versamento il familiare deve indicare il nominativo del congiunto detenuto. Si tratta di una modalità non praticata in tutti gli istituti.

Il limite massimo che il detenuto può avere nel proprio conto corrente è prescritto dalla normativa vigente:
€ 1.032,91 per i definitivi e € 2.065,82 per gli imputati. Oltre tale limite deve inviare i soldi ai propri familiari o conviventi; oppure la direzione provvede a depositare l’eccesso a suo nome presso un istituto bancario o un ufficio postale.

Ammontare delle somme che possono essere spese dai detenuti ed internati per gli acquisti e la corrispondenza e di quelle che possono essere inviate ai familiari e conviventi

I limiti di denaro vengono stabiliti ogni anno da una circolare. La più recente è la n. 3680/6130 dell’11 ottobre 2018

a) per gli acquisti e la corrispondenza

  • misura mensile fino a un massimo di € 800,00
  • misura settimanale fino a un massimo di € 200,00

Si precisa che questi limiti riguardano tutti gli acquisti in genere ad eccezione della corrispondenza epistolare, telefonica, telegrafica e posta elettronica i cui limiti possono essere superati fino a raggiungere € 900,00 mensili, per un massimo di € 225,00 settimanali.
Per particolari esigenze delle detenute madri ristrette con i propri figli negli ICAM e nelle apposite sezioni degli istituti penitenziari, si dispone che i limiti di spesa di cui alla lettera a) siano di € 1.000,00 mensili, per un massimo settimanale di € 250,00, finalizzati ad acquisti diretti alla cura ed all’assistenza dei bambini e limitatamente al periodo di permanenza dei medesimi in istituto.

b) per gli invii ai familiari ed ai conviventi

  • misura mensile € 350,00

ln merito ai limiti massimi d’importo delle misure indicate alla lettera b), le singole Direzioni degli istituti potranno comunque autorizzare l’invio di somme d’importo superiore a € 350,00, semprechè si tratti di reddito da lavoro dipendente (remunerazione, retribuzione) o di utile finanziario derivante dalla produzione artigianale, intellettuale o artistica, di pensioni, di indennità di malattia, di prestazioni integrative.
Sempre in relazione alle somme indicate alla lettera b), si precisa altresì che l’invio delle stesse potrà essere autorizzato soltanto se a favore dei familiari o dei conviventi, intendendosi a tal fine, per i primi, unicamente i genitori, i figli, il coniuge, i fratelli e le sorelle; per i secondi, la persona con la quale il detenuto/a o l’internato/a conviveva more uxorio nell’ambiente libero e con la quale mantiene tuttora rapporti affettivi.

Sono escluse dai limiti suddetti le spese sanitarie e legali.

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