Nomina e colloqui avvocati

Nomina e colloqui avvocati

Chi può nominare i difensori
Oltre all’interessato, la nomina del difensore della persona fermata arrestata o in stato di custodia cautelare, può essere fatta anche da un prossimo congiunto.

Quanti difensori si possono nominare
Non più di due l’imputato, uno le altre parti.

Come nominare i difensori:

con una dichiarazione resa dall’interessato all’autorità procedente oppure consegnata all’autorità procedente dal difensore, oppure trasmessa con raccomandata
Quando l‘imputato è detenuto la dichiarazione di nomina viene trasmessa alla autorità giudiziaria procedente mediante la direzione dell‘istituto penitenziario.

Quando si può incontrare l’avvocato se si è in carcere

L’imputato in stato di custodia cautelare ha diritto di conferire con il difensore sin dall‘inizio della esecuzione della misura (salvo differimento richiesto dal p.m.). Quando il detenuto è definitivo il difensore deve essere nominato autonomamente per richiedere eventuali benefici, rispetto a quello che lo ha assistito nelle fasi del giudizio di esecuzione o di cognizione. (art.678 c.p.p. che rinvia alle norme sul procedimento di esecuzione). I benefici di cui all‘art.47, 50, 53, 54 e 56 dell’O.P. possono essere richiesti oltre che dal condannato anche dai prossimi congiunti, che, quindi, a loro volta, possono effettuare la nomina del difensore.

Come si può incontrare l’avvocato se si è ricoverati in ospedale

L’avvocato del detenuto ricoverato in ospedale esterno prima di effettuare la visita deve recarsi all’ufficio avvocati dell’istituto penitenziario cui è assegnato l’assistito per ritirare l’attestato di regolarità della nomina. Gli orari di visita vanno concordati con la direzione sanitaria dell’ospedale.

Come pagare l’avvocato se si è in carcere

La persona detenuta può provvedere al pagamento del difensore previa domanda scritta alla direzione e la somma viene detratta dal suo “libretto”. In questo caso , il limite relativo alla somma depositata può essere superato, come per le spese relative a multe, ammende e pagamenti di debiti.

Cosa succede se il detenuto non nomina un avvocato

Se il detenuto non nomina un avvocato o ritarda, viene nominato un avvocato d’ufficio dal Giudice o dal Pubblico Ministero sulla base di un elenco di difensori predisposto dal Consiglio dell’Ordine forense, d’intesa con il Presidente del Tribunale. Il difensore d’ufficio ha l’obbligo di prestare il suo patrocinio e può essere sostituito solo per giustificato motivo. Le spese della difesa di ufficio sono a carico dell’imputato ma, se questi ha diritto al gratuito patrocinio, sono a carico dello Stato.
Le spese della difesa di ufficio sono a carico dell’imputato, ma se il difensore non riesce a recuperare dal proprio assistito il credito professionale con le ordinarie procedure civili, potrà ricorre alle norme regolanti il gratuito patrocinio.
Il difensore d’ufficio non può rifiutare l’incarico, ma se cessa dalle funzioni se viene nominato un difensore di fiducia.
I detenuti possono telefonare ai difensori.

Come si garantisce il diritto alla difesa delle persone non abbienti

I detenuti non abbienti possono ricorrere al gratuito patrocinio vale a dire richiedere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese dello Stato. Gli avvocati devono essere iscritti nell’apposito registro dei patrocinatori a spese dello Stato tenuto dai competenti Consigli degli Ordini di appartenenza e generalmente reperibile nella matricole degli istituti penitenziari.

Normativa di riferimento: artt. 96 e 678 codice procedura penale

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