Forlì: presentazione e discussione dell’opuscolo “Democrazie reali”

“Democrazie Reali” Un dossier che parte dall’assunto che, no, non c’è nessuna incompatibilità con la democrazia tra Stato sionista d’Israele, la sua occupazione coloniale della Palestina (e del Libano ora) e le pratiche genocidarie che sta attuando, come non c’è incompatibilità con la sua struttura di società-carcere hi-tech. Anzi. Lx autorx dell’opuscolo mostrano come la…

Torino: presentazione del libro “Socialmente pericoloso”

Alla Libreria COMUNARDI via San Francesco da Paola 6 – Torino Presentazione del libro:“SOCIALMENTE PERICOLOSO. La triste ma vera storia di un ergastolo bianco” di Luigi Gallini, Contrabbandiera editrice Una accorata denuncia sulla pericolosità sociale con la presenza di Luigi Gallini, il collettivo InformaCarcere (Firenze),il collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud (Pisa), Nicola Valentino e Ri-Congiunzioni

Torino: incontro di Autodifesa Antipsichiatrica

Autodifesa Antipsichiatrica Nella sede di Radio BLACKOUT in via Cecchi 21/a – Torinovol II Autodifesa dal TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)a cura di:Ricongiunzioni – Mezcal squat – Collettivo antipsichiatricoAntonin Artaud – Pisa-

Modena: serata dibattito su carcere e DDL 1660

Anni di intolleranza e razzismo che investono tutti gli strati della nostra società, ci hanno consegnato un mondo di gabbie. Geografiche, sociali, culturali, mentali. Si riempiono le carceri di emarginati, poveri e sfruttati, come un’enorme discarica sociale. Si omettono le cause delle migrazioni dei popoli calpestando la dignità dei migranti e li si costringe a…

Pisa: presidio anti-psichiatrico davanti il tribunale

Verità sugli abusi alla Stella Maris, Solidarietà alle vittime dei maltrattamenti! Basta abusi! Basta uso del tappeto contenitivo! Martedì 10 dicembre ore 10:30 appuntamento al Tribunale di Pisa per una nuova udienza sui maltrattamenti nella struttura di Montalto di Fauglia destinata a ospitare persone autistiche, gestita dalla Fondazione STELLA MARIS. In questa udienza dovrebbero essere…

Brescia: “No alla videoconferenza! Juan Libero!”

Ci stiamo ormai abituando alla videoconferenza imposta durante i processo come fatto normalizzato e immodificabile? I nostri stessi compagni – che magari non vediamo da anni e che rischiamo di non vedere per anni – diventano delle immagini in uno schermo, la cui voce può essere interrotta premendo un semplice bottone.Come sempre, il pretesto iniziale…